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al testo di Gil
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Dove il nudo delle stelle apre il silenzio alla parola io vedo dentro gli occhi tuoi la storia del tuo viaggio il tuo continuo andare nel cuore del reale gravida di sogni senza poterli partorire. Per mano nel tempo lungo di un respiro tieni il figlio della carne il suo passo malfermo che pure non riduce in polvere il tuo sorriso, l'ardore di madre e insieme a lui ancora celebri la tua estraneità al mondo con il caffelatte dell'unica cena che ti è ancora possibile. |
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